RHODIOLA ROSEA - Il tonico adattogeno che viene dal freddo.
La rhodiola ha una lunga storia come pianta officinale. Già citata nei trattati medici in Europa fin dal 1700, è una piccola pianta diffusa nelle regione artiche e nelle zone montuose dell’Eurasia e soprattutto in Siberia, da cui proviene la maggior parte delle radici e i rizomi lavorati. Proprio in Siberia, dove viene definita “Radice D’Oro”, è utilizzata per aumentare la resistenza al freddo ed alleviare la stanchezza e sembra che la sorprendente longevità delle popolazioni locali sia connessa al suo impiego.
Proprietà della Rhodiola
La Rhodiola rosea è considerata oggi uno degli adattogeni più completi in grado di aumentare la resistenza alla fatica e normalizzare le funzioni dell’organismo in presenza di stress sia fisico che mentale. L’effetto adattogeno si può ben spiegare come l’effetto che l’allenamento costante fa su un atleta che si prepara alla gara. La pianta adattogena attiva sistemi di adattamento e di risposta alla condizione di stress. In caso di stimolo fisico o mentale il consumo della pianta adattogena permette al nostro fisico di gestire lo stress e rispondere in maniera migliore.
Le ricerche odierne indicano la rodiola di grande utilità per trattare condizioni di astenia, declino delle performance lavorative, difficoltà a dormire, ridotto appetito, irritabilità, ipertensione, mal di testa e stanchezza che si sviluppano in seguito a intenso sforzo fisico e/o mentale.

Gli effetti benefici protettivi contro lo stress sembrano essere attribuibili all’azione esercitata a livello dell’asse ipotalamo-pituitario e sulla sintesi di mediatori della risposta allo stress e alla sintesi di cortisolo. Inoltre la rodiola contiene numerose molecole attive: oli essenziali, cere, steroli, acidi organici (oxalico, gallico, citrico e succinico) glicosidi e tannini.
Numerosi studi clinici condotti su soggetti debilitati da un punto di vista fisico o mentale mostrano uno spiccato recupero delle prestazioni fisiche, un generale benessere, una riduzione della fatica mentale, un miglioramento del sonno e del tono dell’umore e una generale maggiore motivazione.
L’utilizzo di estratto di rhodiola sembra influire positivamente anche su effetti secondari degli stati ansioso/depressivo come il disordine alimentare e il controllo del peso. Inoltre l’ estratto di rhodiola ha mostrato attività interessanti nel favorire l’attività delle lipasi, enzimi che metabolizzano i grassi a livello sanguigno, risultando in un ridotto aumento dei trigliceridi.
Dai vari studi svolti si evince come la somministrazione si debba iniziare alcune settimane prima del periodo che si ritiene più stressante dal punto di vista fisico o mentale e debba continuare per tutta la durata dello stesso. Quando la rodiola viene usata per un evento preciso e limitato (un esame o una gara) la dose raccomandata è il triplo di quella che si assume per periodi prolungati. Il periodo di assunzione dell’estratto può variare da alcuni giorni a circa quattro mesi. Poiché non ci sono studi sull’utilizzo cronico si raccomanda di seguire il classico schema che viene utilizzato anche per altre piante ad azione adattogena, con periodici intervalli di interruzione dell’assunzione, ad esempio dopo tre settimane per poi riprendere il trattamento dopo alcuni giorni.